…
Poi ella si alzò e lo serviva …
(Mt
8, 15)
il 23 settembre scorso si è tenuto a Lignano (UD)
il 37° Convegno regionale
del Friuli Venezia Giulia.
La giornata ha
avuto inizio
con l'intronizzazione della Parola
che è stata
accompagnata da 3 segni:
acqua, cembalo e catino con asciugatoio.
In
essi si fa concreto il versetto
di Matteo 8,15
e si ritrovano le
consegne di Papa Francesco al RnS:
effusione dello Spirito, lode e
servizio.
Di
seguito la preghiera comunitaria carismatica ha coinvolto tutta
l'assemblea che si è
lasciata guidare dallo Spirito
attraverso la
lode, il ringraziamento, la benedizione....
La Parola profetica ha
portato nuovamente l'Acqua Viva ( Gv 4, 13)
che tutti ha
purificato e unito in un intenso momento di guarigione.
Il
relatore della giornata
è stato Lorenzo Pasquariello,
membro del CNS;
lo ha accolto e presentato il Coordinatore regionale Marco
Gustini, dopo aver ricordato la nostra cara sorella Gigliola Di March
coordinatrice diocesana di Gorizia, da poco scomparsa.
Nella sua catechesi Lorenzo ci ha fatto notare
come in Mc 12,30-31 Gesù
ci dia due comandamenti che sono
il compendio di tutto il Vangelo :
“Amerai dunque il Signore Dio tuo con tutto il tuo
cuore, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza.
E il secondo è questo: Amerai il prossimo tuo come
te stesso.”
Questo Amore lo possiamo rappresentare con i
bracci della Croce che sono uno verticale e uno orizzontale ed
esprimono rispettivamente il nostro amore per Dio e quello per i
fratelli.
In riferimento a 1Gv 4, 20 la Parola ci interpella :
“Come
è possibile che si possa amare Dio che non vediamo e non amare il
fratello che vediamo?”
Non è facile rispondere, ma sappiamo che
in questa chiamata sta la nostra vocazione al servizio!
Papa Francesco ci ricorda che siamo “servi di
Dio” e Lorenzo qui ci ha riempito il cuore spiegandoci che siamo
servi e schiavi liberati, trattati come fratelli carissimi di
Cristo come lo è Onesimo nella lettera a Filemone e, non per
obbligo, ma in nome della carità anche noi siamo chiamati ad
investire tempo ed anima
nel coltivare e curare le relazioni
solamente
perché ce lo chiede Gesù, venuto in mezzo a noi come
colui che serve!
Non è sempre facile donarsi ai fratelli e proprio
per questo
-ha soggiunto Lorenzo-
dobbiamo farci accompagnare
da
“La più grande delle donne” ,
da Maria,
icona del servizio,
che ci insegna la gratuità, la disponibilità, l'umiltà e la
verità,
unite alla sua GIOIA e GENEROSITA' .
Alla fine della sessione mattutina l'assemblea è
stata edificata da numerose testimonianze, relative agli ambiti
Giovani, Famiglie e Sacerdoti; sono intervenuti anche un ex carcerato
e due sorelle che hanno parlato della loro conversione avvenuta
grazie al Seminario di Vita Nuova
ed a relazioni comunitarie
fraterne, sincere e generose.
Nel pomeriggio la ripresa dei lavori è iniziata con l'adorazione Eucaristica guidata da Lorenzo
durante la quale ci
sono stati momenti molto
intensi di preghiera di guarigione
dalle
nostre infermità, sofferenze e di liberazione dalle nostre paure.
Lasciare le redini della nostra vita ed abbandonarci a Dio è sempre
difficile ma,
“ Se Dio è con noi chi sarà contro di noi?”
(Rm
8, 31b).
Ci siamo fatti accarezzare e consolare dal Signore ed il
Suo abbraccio è stato forte e vicino!
Il tempo di Adorazione si è concluso con una
danza di lode che si ispirava al Sal 150.
La Celebrazione eucaristica, presieduta da Mons.
Andrea Bruno Mazzocato è stata il culmine della giornata.
In una
toccante omelia l'Arcivescovo ha citato S.Giacomo che ci consegna la
Sapienza dello Spirito Santo, dono di Dio da custodire nel cuore. Una
Sapienza ricca di virtù morali altissime, che porta frutti di pace,
è sorgente di comunione e sigillo della comunità cristiana.
Nel
mondo troviamo contrapposta la sapienza terrena che genera guerre,
liti, tensioni...
L'Arcivescovo ha affermato che c'è una battaglia in
corso contro le passioni, noi siamo chiamati a vincerla per far
spazio alla Sapienza di Dio e diventare sorgenti di pace!
A Te, Signore,
la lode e il ringraziamento
per
tutto ciò che hai operato in questo Convegno!
